MTB – Ticino (CH)
Percorso: Monte Lema
Lunghezza: 44km
Dislivello: 1600m
Difficoltà: Difficile (S3)
Mese: Marzo

Questo è uno di quei trail da ricordare nel tempo per la natura, il divertimento, e … la fatica.

Partenza spumeggiante con i miei soci verso la salita in strada che porta a Novaggio passando da Pura e Curio.
Da Novaggio si va poi verso l’Alpe di Pazz dove si inizia con la parte sterrata che arriva all’incrocio di tutti sentieri, che assomiglia un pò ad un ritrovo Elfico del signore degli anelli.
Non ci sarà Gandalf il grigio, ma si potrà riprendere un pò di fiato e mangiare una barretta.

Si prosegue costeggiando la montagna in una parte di bosco mista molto divertente. Peccato però che aver sbagliato una svolta a destra ci abbia portato ad un sentiero non del tutto ciclabile, con molte radici, stretto, e soprattutto con le “foglie mobili” dove sono affondato e quasi risucchiato fino alla vita (vedi foto lol).
Da lontano mi avevano avvisato con un “attento alle foglie!”, ma suonava molto simile a “attento che con le foglie si scivola”.

Salendo si arriva al primo paese della parte italiana, Pradecolo, dove un signore simpatico con un cane altrettanto simpatico ci indica una strada allertandoci che poi si farà “dura” per la bici.
Ringraziando e non curanti dell’avviso, proseguiamo nel sole di una bella e calda giornata, verso una vista che toglie il fiato. Il lago Maggiore dall’alto è veramente suggestivo!
Dopo qualche salita impegnativa, arriviamo nuovamente ad un punto meno ciclabile del precedente. Cento metri di dislivello con bici a spinta e/o in spalla. La fatica qui si fa sentire e rimango più indietro degli altri. Tanto che perfino il signore di prima mi raggiunge, e anzi sento prima arrivare il suo cane ansimante che sale come un caterpillar.
I miei soci, ormai riposati, mi aspettano in cima dove, una volta approdato, scatto anche io delle foto da copertina.

Parliamo un pò di bici con il signore e ripartiamo poi verso la vetta del Monte Lema a 1560 mt, dove con grande sorpresa incontriamo ancora la neve, nonostante le ultime giornate con più di 20 gradi. L’entusiasmo si esaurisce subito quando capisco che la neve non è così pedalabile come credevo.

Al rifugio vedo solo 2 persone a piedi che scendono dall’altra parte. Noi intanto ci prepariamo con le protezioni per la discesa (finalmente!) .
Dopo una prima parte divertente, il percorso si allarga come pure la vista. E’ qui che ho scattato una delle mie foto più belle (che è anche quella che su instagram è piaciuta al sindaco di Lugano!).
Da qui ho perso i miei soci, che vanno come un treno sulle rotaie, in un percorso molto scassato con sassi, radici, e diverse curve a gomito.

Ci si ritrova nuovamente all’incrocio Elfico. Breve pausa per poi scendere ancora verso Astano con una discesa sempre scassata, ma più facile.
Le energie iniziano a venire meno, ma si trova sempre lo spunto finale per fare l’ultima discesa mista strada e bosco verso Magliaso.

Complimenti a Matteo e Chris che, come si vede anche dal Relive, mi hanno staccato di diversi minuti nelle discese più impegnative.

Grazie e alla prossima!


Relive ‘Monte Lema’