MTB – Ticino (CH)
Percorso: Monte Bar – Gola di Lago
Lunghezza: 53km
Dislivello: 1780m
Difficoltà: Medio (S2)
Mese: Novembre

Quando si incontrano avventura e amicizia, si crea la vera magia.
Può sembrare strano che un semplice giro in bici possa essere emozionante, ma chi ha questa passione lo può capire.

Partendo dalla mattina, vado dal Dome che su Instagram ha pubblicato offerte interessante che non mi voglio fare scappare. Infatti trovo subito due maglie fantastiche della Specialized, di cui una a maniche lunghe che non vedo l’ora di provare subito. Dopo delle chiacchere sempre interessanti sul mondo della bici, vado a prelevare il bolide rosso. 

Parto in solitaria verso il Monte Bar, con gli occhi sempre puntati verso la neve che copre la parte alta delle montagne. Intanto un sole fantastico fa da cornice ad un cielo azzurro da cartolina.
Raggiunta Capriasca, inizio tranquillo la (lunga) salita. Quando arrivo circa a Somazzo vedo in lontananza un (MTB)biker con una giacca gialla fosforescente che procede spedito, e che con fare strano si gira ogni tanto indietro, come se fosse in testa alla corsa e controllasse la situazione del divario degli inseguitori.
Spinto dalla curiosità, accelero un po’, e quando lo raggiungo vedo che si tratta di una persona non più tanto giovane. Diciamo che in realtà poteva essere mio nonno!
Solitamente saluto e sorpasso, ma la mia curiosità prendo ancora il sopravvento, e iniziamo a parlare.
Più parliamo e più rimango stupito. Mi sono imbattuto nel mitico Gastone, di cui avevo solo sentito parlare come nelle leggende o le storie di Tolkien. Allora esiste, ho pensato! Non sapevo che avesse 86 anni e nemmeno che questa salita alla capanna del Monte Bar fosse la numero 216 dell’inizio dell’anno.
Mentre saliamo mi racconta di quando ha conosciuto Nibali e di come fosse simpatico e alla mano. Intanto saluta tutti i biciclettari come se fosse una rock star. Ci fermiamo solo una volta per fare qualche foto, ma poi andiamo veloci come pallottole impazzite fino al crocione, dove in qualche punto fa abbastanza freddo, ma Gastone è totalmente on-fire che non mi fermo neanche per aggiungere uno strato di vestiti. 

La neve è sempre piu vicina e inizio a sentirmi come un piccolo cane che vede in lontananza qualcosa che non hai mai visto e non vede l’ora di buttarcisi dentro. Le ruote iniziano a fare scricchiolare la neve, ma la salita è abbastanza agevole perché le macchine che vanno alla capanna hanno lasciato una bella traccia.
Gastone lo vedo per la prima volta esitante e ho un po’ paura che si spacchi in due cadendo, ma passata la parte più difficile, sale di nuovo tranquillo.
Arrivati alla capanna, non mi sarei aspettato di vedere diverse mountain bike, neanche fosse il giorno dell’aperitivo a Lugano.

Capisco che Gastone segue il suo rito, e dopo aver salutato tutti entra a farsi una bevuta. Lo saluto anche io, per poi prepararmi per la discesa con le varie protezioni, Gopro, e controllo gioielli di famiglia alla Valentino Rossi prima della partenza. Ritorno indietro verso il crocione provando per la prima volta la neve in discesa, che non vedo l’ora di riprovare più massivamente in futuro, quasi mi sentissi già Pirmin Zurbriggen allo slalom gigante.
Finita la neve mi pento di non aver provato ulteriormente la salita, ma visto l’orario, la decisione è stata sicuramente saggia.

Arrivato al crocione, libero dalla neve, affronto la discesa agevolmente. I soliti sassi e torrenti d’acqua accompagnano lo stretto trail che porta a Gola di Lago.
Poco prima della parte asfaltata, incontro Sandra, che in realtà avevo già salutato nel gruppo di persone alla capanna del monte Bar. Dopo la figura di M per non averla riconosciuta, le chiedo che giro stesse facendo. Andando in direzione Tesserete le chiedo se si vuole aggregare per andare a fare la discesa di Gola di Lago. Scende molto bene anche in tratti difficili, quindi scendiamo spediti fino a Condra,  Dove inizia uno dei Down Hill più belli della zona, che su Strava è chiamato “DH single trail Favessa”. Alla fine della discesa saluto Sandra.
La giornata era troppo bella per farla finire, cosi mi dirigo verso un trail, molto più facile rispetto a quelli affrontati fino ad ora, che porta poi a Comano. Da qui la discesa su asfalto verso casa.

Condividere una passione con qualcun’altro in una giornata come questa, non può fare che bene alla spirito.
Aspettando altri mille di questi trail…alla prossima!