In questo periodo molto strano della vita di tutti, la bici in qualche modo ci ha salvato.
Chi era già appassionato ha trovato uno sfogo, chi non lo era, ha scoperto un nuovo mondo.

A Maggio solitamente la situazione meteo è perfetta. Non fa ancora troppo caldo e si può girare tranquillamente nel completo estivo comprato durante l’inverno e che stava aspettando trepidante nell’armadio.
I primi giorni di Aprile era già estate. Il giro di boa dell’inverno sembrava andato, e invece oggi sembra di essere a Novembre e senza neanche la voglia di fare i rulli.
L’estate scorsa ho avuto la buona idea di comprare uno smart trainer appena possibile, dopo la pazzia delle corse online dove tutto il materiale sportivo per la casa era esaurito.

Se devo essere sincero, l’obiettivo era di usare i rulli in inverno 2 o 3 volte a settimana, ma è finita con il classico (e di poco vanto) 1 volta alla settimana. Anche se la parte motivazionale sembra essere la parte principale del problema (pochi stimoli, noioso, da solo), in realtà non è il vero deterrente.
Ho provato da subito tutte le piattaforme, dalla più famosa a quella emergente. Ognuna con pregi e difetti, ma ho capito dopo qualche utilizzo, perché Zwift è quella più usata in assoluto.
E’ quella che rende la parta noiosa meno noiosa, con programmi di allenamento dedicati, FTP test, eventi.
La parte che personalmente preferisco sono le gare. Anche se non sono sempre allenato come vorrei, le gare sono l’aspetto più stimolante, e questo perché sembra una competizione vera e propria, dove tiri come una bestia per tutto il tempo, si formano piccoli gruppi e il classico sprint finale. Più di una volta ho rischiato il collasso oltrepassando la mia soglia di bpm, ma probabilmente fa parte del divertimento.

Nonostante questa bellissima invenzione, forse per la situazione generale, forse perchè a volte non esco di casa per 15 giorni di fila, sono rimasto con i miei miseri 50 km di media percorsi a settimana.

Speriamo che con l’arrivo della bella stagione e del sole, la situazione si risolva (anche gradualmente) per tornare ad una normalità che ormai manca a tanti e riportare il nostro grado di instabilità a livelli accettabili.
Pedalare all’aria aperta, sicuramente faciliterà l’impresa!